Sono creature colorate, altre volte persone reali, animali bizzarri o solo disegni astratti. Disegni che si rannicchiano lungo spazi pubblici divenuti tele di cemento.
Prima ingiallite dal tempo, poi rinate.
Sono i posti in cui la gente può abbandonarsi ai sogni, immaginandosi in altri luoghi.
Questi luoghi tra il suolo ed il cielo sono i luoghi della street- art, l’arte dei sognatori.
Qualcosa mi dice che presto ci muoveremo verso la direzione che ha preso il nord Europa, verso un mondo di muri dipinti e zone urbane create su misura per i sognatori.
Intanto la Ceres, supportando Inward, l’osservatorio italiano per la creatività urbana, ha incaricato dei famosi writers italiani per realizzare due opere.
Una nel cuore del quartiere San Salvario di Torino e l’altra nella periferia napoletana di Ponticelli.
Il lavoro del writer Corn79 intitolato “Blu Cerebrale” anima un muro torinese con le circonferenze in stile col suo lavoro tra astrazione e geometria spirituale.
Mentre nella periferia di Napoli gli artisti siciliani Rosk e Loste hanno dedicato la loro opera “Chi è vulut bene, nun s’o scorda” al calcio e alla strada, in cui due scugnizzi sono intenti a contendersi un pallone.
Qui i video:
La mia San Salvario! Ho abitato in quel quartiere per 3 anni quando frequentavo l’università. Lo amavo e lo amo tutt’ora. Non sono d’accordo con chi dice che sia un quartiere pericoloso, in realtà è un luogo dove i colori si incontrano e uniscono. E questa iniziativa ne è la prova. Grazie per avermela fatta scoprire!!
La gente vede pericoli dove non ci sono a volte. Comunque, vorrei ce ne fossero di più di iniziative così, vorrei muri così ovunque! 🙂