L’uso strategico del video nelle campagne di marketing B2B e B2C

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Chi avrebbe mai pensato che, in un mondo in cui l’immagine corre sul web come il gelato sulla spiaggia estiva, il vero protagonista delle strategie di marketing fosse ancora il video?
Eppure, il regista silenzioso di molte campagne di successo, spesso sfugge all’attenzione degli addetti ai lavori, perché si dà per scontato o perché si pensa che basti creare qualche contenuto clip per vedere subito i risultati.
Ma niente di più sbagliato.

Il video, in realtà, è una macchina complessa, capace di far vibrare le corde più profonde di clienti e partner, coinvolgendoli come mai prima d’ora, sia nel B2B che nel B2C.

Il video come ponte tra persone e aziende

Se si pensa che il solo messaggio scritto o visivo si prenda la scena, si rischia di perdere di vista quanto possa essere potente uno strumento che, se usato con strategia e creatività, diventa un vero e proprio ponte tra le persone e le aziende.
Perché, alla fine, il video non è solo un modo per mostrare un prodotto o un servizio, ma un mezzo per raccontare una storia, evocare emozioni e creare un legame duraturo.
È qui che entra in gioco l’esperienza di professionisti come Giuseppe Galliano, studio di produzione specializzato in contenuti che sanno andare oltre l’immagine: sono capaci di trasformare un semplice filmato in un vero e proprio processo di engagement, capace di rinnovare le dinamiche tradizionali di comunicazione.

Video B2B: spiegare il complesso in modo semplice

Nel panorama B2B, la sfida più grande consiste nel far percepire il valore reale di un prodotto o di una soluzione tecnica, spesso ermetica e difficile da rendere comprensibile senza un adeguato supporto visivo.
Il video, quindi, diventa uno strumento di “democratizzazione” di contenuti complessi.
Per esempio, una corporate che desidera promuovere le sue innovazioni può puntare su video tutorial, presentazioni coinvolgenti o simulazioni in 3D, capaci di chiarire e spiegare in modo semplice ciò che potrebbe sembrare arduo o astratto.

Non si tratta solo di mostrare, ma di far sentire, di trasmettere entusiasmo o affidabilità, di costruire una narrazione che vada oltre i dati, senza mai perdere di vista gli obiettivi di conversione.

Video B2C: emozione e identità

Nel segmento consumer, invece, il tutto si traduce in un approccio più diretto e emotivo.
Si sa, gli italiani sono famosi per il loro modo di vivere e comunicare: il video può catturare questa vitalità, facendo leva sui sentimenti e sulle storie di vita, così da far diventare il prodotto non solo attraente, ma anche un simbolo di stile e identità.
Basta pensare alle campagne pubblicitarie di successo, spesso animate da clip di pochi secondi, ma capaci di rimanere impresse nella memoria.

L’importanza di scegliere le immagini giuste, di avere una narrazione autentica e di puntare sulla texture visiva più efficace, rende il video uno strumento imprescindibile.

Il video nel funnel di marketing

Ma il vero segreto, dietro l’uso vincente del video, risiede nella capacità di capire quando e come inserirlo nel funnel di marketing.
Non si tratta di riempire il sito di clip a caso, bensì di progettare con cura un percorso che accompagni lo spettatore, passo dopo passo, dall’attenzione alla decisione finale.
La ripresa di un cliente soddisfatto, una demo tecnica o un evento live filmato in modo professionale sono elementi che, se inseriti strategicamente, rafforzano la credibilità e stimolano l’interesse.

La continuità, quindi, diventa essenziale: un contenuto ben studiato può diventare un catalizzatore di risultati a lungo termine, che si ripercuotono sull’immagine aziendale, sui lead e sulle opportunità di business.

Multimedialità e tecnologia

Nell’era digitale, poi, non si può prescindere dalla multimedialità e dall’uso di piattaforme diverse.
Il video si diffonde velocemente attraverso social media, email marketing, landing page e webinar, e ogni canale richiede una strategia mirata.
La riprova è che le aziende più lungimiranti investono risorse e idee in produzioni che combinano qualità estetica, messaggio coerente e tecnologia avanzata.

E la tecnologia, come sempre, fa la differenza: la realtà aumentata, i video interattivi o le visualizzazioni a 360 gradi sono ormai all’ordine del giorno, capaci di far immergere lo spettatore in ambienti virtuali e rendere l’esperienza ancora più coinvolgente.

Strategia e professionalità

Prendere decisioni di marketing senza considerare il potenziale del video equivale a navigare a vista in un mare di opportunità.
La chiave sta nel saper distinguere un contenuto superficiale da uno che, invece, veicola emozioni profonde, crea connessioni autentiche e spinge alla conversione.
Come sottolineato dal titolare del noto studio sopraesposto, l’importanza di affidarsi a professionisti che comprendano le sfumature di questo linguaggio non è mai stata così evidente, perché il video in sé è solo un mezzo.

Il vero valore si ottiene quando si conoscono le tecniche per usare il mezzo nel modo più efficace, puntando alla strategia più adatta alle esigenze di ogni brand.

Emozione e autenticità: la chiave del futuro

In un’epoca dove il ritorno all’emozione e all’autenticità sembra essere la vera chiave del successo, domanda che si presenta è questa: sarà più importante capire come raccontare storie o come creare contenuti che sappiano fare emozionare?
Probabilmente, entrambi.
E, con ogni probabilità, il futuro del marketing si giocherà su chi saprà coniugare sapientemente tecnica, empatia e tecnologia.

Sembrerebbe quasi che il vero traguardo non sia più conquistare clienti, ma riuscire a farli diventare parte stessa di un racconto che, alla fine, non si dimenticherà mai.