Diventare fotografo: i percorsi possibili

Qualsiasi liceo tu abbia fatto, per diventare fotografo non è importante. Puoi aver scelto un indirizzo scientifico, classico o addirittura un istituto professionale, se nel corso degli anni ti sei appassionato alla fotografia nessuno ti impedirà di inseguire il tuo sogno.

Ti stai quindi chiedendo come diventare un fotografo professionista, e di conseguenza che scuola fare affinché questo avvenga nel più breve tempo possibile? Sei nell’articolo giusto!

Quanto tempo ci vuole per diventare un fotografo?

Non esiste una risposta universale, adatta a chiunque. La risposta più corretta che ti possa venir data è “dipende”. Dipende da quanto la fotografia sia per te una passione, una vocazione, e da quanto tutto ciò che c’è da sapere su di essa ti appassioni.

Esistono ad oggi sul mercato corsi annuali, biennali o anche triennali che possano vedere la fotografia come materia unica o piccola parte di un percorso ancora più grande (come nel caso dei corsi di grafica, che riservano uno spazio più o meno importante alla fotografia e alla post-produzione).

Dipende da te, dipende da quanti soldi e da quanto tempo tu voglia investire nella tua preparazione. Non temere! Studiare per più o meno tempo di altre persone non ti rende preparato a questo mondo in maniera diversa, considerato che l’unico ingrediente fondamentale affinché tu possa diventare un fotografo di successo è il tuo impegno e la tua dedizione all’apprendimento della materia.

Che scuole frequentare per diventare un fotografo professionista

Sin da quando ci tocca scegliere la scuola superiore nella quale studiare per i successivi cinque anni della nostra vita, ci si presenta dinanzi la paura di fare la scelta sbagliata o troppo affrettata.

La scuola perfetta non esiste, partiamo da questo principio. Esiste la scuola più adatta a te, sia per i suoi costi, corsi e modalità d’insegnamento. Ci sono scuole riconosciute dalla Regione per diventare fotografo nella città nella quale vivi, scuole non riconosciute (che per questo hanno un costo più ridotto), scuole che ti forniscono una preparazione completa, scuole che ti danno la possibilità di partecipare a dei veri e propri tirocini e concorsi. Insomma, ad oggi di scuole professionali post-diploma ce ne sono davvero, davvero tante, anche con la maggior parte di ore affrontabili da remoto, per dirti.

Ciò che devi fare affinché tu possa essere sicuro/a di aver fatto la scelta giusta è informarti, andare a tutti gli open-day, chiedere qualunque informazione ti passi per la testa e stilare una lista di “pro” e di “contro” sul perché scegliere (o NON scegliere) quella determinata scuola di fotografia.

Posso diventare fotografo per National Geographic?

Sai qual’è il bello dell’arte? Che può essere imparata ed esercitata da chiunque. Ti stai chiedendo

come diventare fotografo per National Geographic? Beh, è molto più semplice di quanto tu possa credere e, magari, questa tua curiosità può davvero trasformarsi nella svolta della tua vita.

La prima cosa, e forse quella più importante, che devi fare è renderti effettivamente conto se ci sia o meno una posizione aperta nella categoria “opportunità lavorative” sul sito ufficiale del National Geographic. Di seguito, in caso di posizioni aperte, segui meticolosamente tutti i passaggi per candidarti nella maniera corretta.

Inutile dirti quanta concorrenza possa esistere in questo campo, ma ciò non deve scoraggiarti. Finché non ci provi non saprai mai se le tue fotografie hanno davvero quell’emozione in più che le distingue da tutte le altre.

Fotografo freelance: quanto guadagna, come funziona

Sebbene l’idea del mettersi in proprio faccia gola a molti, sono tante le sfaccettature da conoscere qualora ci si voglia avvicinare al mondo del libero professionista.

Innanzitutto, non pensare che tutto dipenda solo ed esclusivamente dai tuoi anni di esperienza. Si tende a pensare che minore sia la tua esperienza sul campo, minore sia il compenso da richiedere ad un cliente. Valuta ciò che devi fare, come lo devi fare ed il materiale che userai per farlo e matura l’idea di compenso che ti sembra più adatta al tuo sforzo.

Potrai trovare clienti intenzionati a pagarti quanto vuoi, senza batter ciglio e riconoscendo quanto c’è da investire, e clienti che penseranno che quella cifra (qualsiasi essa sia) sia smodata e fuori luogo. In nessun caso dovrai farti giudicare da questo.

Nel mondo del libero professionismo non c’è una tabella di prezzi universale che puoi usare con i tuoi clienti senza una tua propria analisi di mercato. Per questo non credere che il mondo del freelancer sia in automatico la tua scelta migliore. Magari, senza saperlo ancora bene, ti troveresti meglio a lavorare come dipendente all’interno di una vera e propria agenzia di comunicazione.